La progressiva diffusione di veicoli elettrici e i video che girano nei social stanno generando molti dubbi sulla sicurezza dei veicoli elettrici. Molti sono gli incendi registrati nelle fasi di carica, di stazionamento, di movimento e soprattutto dopo anche banali incidenti.
Lo studio di EV FIRE SAFE sottolinea che non ci sono dati sufficienti per stabilire se le auto elettriche sono pericolosi. Primento l'analisi di AUTOINSURANCE EZ stabilisce che nel 0,3% dei veicoli elettrici la batteria può prendere fuoco, mentre nei veicoli a combustione 1,5%. Il dato è molto allarmante soprattutto nei veicoli ibridi che combinano batterie e motore termico, sia arriva al 3.4%. La questione e la criticità delle batterie nei veicoli elettrici non va sottovaluta e per questo INAE ha aperto una FOCUS AREA sulla questione.
Le compagnie di assicurazione hanno in questi ultimi mesi alzato i premi assicurativi per le i veicoli elettrici.
ANOMALIE DI ASSEMBLAGGIO POSSO ESSERE LA CAUSA PRINCIPALE
La fase più critica è l'assemblaggio delle batterie, i maggiori costruttori utilizzano robot per diminuire errori di montaggio. Tuttavia le vibrazioni e lo stress durante la guida e anche semplici incidenti possono comportare cortocircuiti e surriscaldamenti delle celle con conseguente catastrofiche.
Inoltre, la manutenzione deve essere eseguita da personale competente e visto la giovane età dei prodotti non ci sono tecnici specializzati oltre quelli presenti nei processi industriali di costruzione.
FOCUS AREA DI INAE : CAUSA INCENDI DEI VEICOLI ELETTRICI (BEV)
Le analisi condotte da INAE portato a concentrare una serie di circostanza non trascurabili. La maggior parte degli incendi nei mesi più caldi: il 27,5% degli incendi si sviluppa in fase di ricarica; il 38,5% durante la sosta e il rimanente durante la guida o dopo incidenti.
Queste analisi sono confermate anche dal BIT (Beijing Institute of Tecnology). In genere prima dell'incendio si sente un 'crepitio' e poi si genera un fumo biano e dopo pochi secondi l'incendio.
Secondo INAE le batterie a IONI DI LITIO sono composti da elementi troppo vicini, un riscaldamento e anche un semplice urto può generare cortocircuito; il liquidio elettrolita altsamente infiammabile è soggetto a sbalzi di temperatura improvvisi.
Recentemente la TESLA ha annunciato il passaggio dall'impiego di batterie con celle a IONI DI LITIO a batterie di LITIO-FERRO-FOSFATO. FORD e VOLKWAGEN stanno impiegando elementi alternativi come NICKEL e composizioni di cobaldo.
Gli studi stanno proseguendo.
LA CERTIFICAZIONE ECE R100 REV2 & NORMATIVE NON ESAUSTIVAMENTE SEVERE ?
La certificazione ECE R100 Rev2 è un requisito per poter omologare i veicoli elettrici in Europa. INAE ritiene questo requisito non esaustivamente sufficiente per garantire la sicurezzain quanto nel caso di urti il fattore G è catastrofico e supera di molto i valori dei test.
Sulle batterie a litio installate su veicoli si effettuano diversi test di sicurezza tra cui:
Test vibrazione (3 ore) *
Test di accelerazone (28G - 15G) *
Test schiacciamento (100KN = 10 tonnellate laterali) *
Test stress termici (60°C - 40°C) *
Test resistenza al fuoco (70 secondi a 700°C)*
Test cortocuircuito
Verifica delle protezione interne (test sovraccarica)
Conformità sicurezza elettrica
* SECONDO INAE QUESTI TEST SONO POCO SEVERI IN QUANTO NEL CASO DI INCIDENTI I VALORI GENERATI SONO MOLTO SUPERIORI AI LIMITI IMPOSTI DAI TEST - ANCHE ALLE NORMALI CONDIZIONI DI ESERCIZIO CONSENTITE DAI COSTRUTTORI LA TEMPERATURA PUO' SUPERARE I 60°C SPECIE IN FASE DI CARICA NEI MESI ESTIVI
ATTI ADOTTATI DA ORGANISMI CREATI DA ACCORDI INTERNAZIONALI (REGOLAMENTO 100 UNECE)
INAE ATTRAVERSO LA PROPRIA RETE DI LABORATORI E' IN GRADO DI EFFETTUARE TEST E PERIZIE SUI SISTEMI A BATTERIA PER VERIFICARE SE I COSTRUTTORI SODDISFANO IL COMPENDIO NORMATIVO