L'estimo industriale e aziendale ha per oggetto la valutazione dell'azienda industriale, commerciale e artigianale nel suo complesso.
Vengono considerati anche i fattori della produzione quali i beni materiali e immateriali in relazione alla dinamiche economiche, del diritto e della tecnologia..
Nella valutazione vengono considerate le caratteristiche distintive quali:
sistematicità;
economicità;
autonomia;
durabilità.
Inoltre, la valutazione considera i segni distinti quali:
il marchio;
l'insegna;
la capacità distintiva;
le novità;
l'originalità;
la liceità.
L'estimo industriale considera fondamentali la due diligence dei fattori produttivi che possono essere individuati nelle seguenti categorie: della terra o natura, del lavoro, del capitale, dell'organizzazione.
I fattori produttivi, quindi possono essere materiali e immateriali. Dal punto di vista contabile e in funzione della durata di utilizzo, si distinguono in immobilizzazioni e attività correnti.
L'analisi considera anche la fecondità ripetuta (cicli di produzione, macchinari, impianti, scorte..) e fecondità semplice (materie prime, merce, denaro, energia...)
Altro elemento fondamentale è la valutazione dei sistemi di produzioni che rappresentano un complesso di macchine, attrezzature, impianti, risorse umane e organizzazione.
I sistemi di produzione possono essere classificati in produzione in serie o in produzione su commessa.
Il patrimonio industriale costituito anche dai beni strumentali è fortemente condizionato dalla classificazione degli inventari che considera gli aspetti relativamente all'entità di rilevamento, di indicazione o meno dei valori dei singoli cespiti, di cadenza temporale, di origine dei dati, di modalità di rilevazione e di stesura e del livello di analiticità che si vuole raggiungere.
I parametri gestionali si basano sui seguenti principi:
equilibrio economico-finanziario;
efficacia;
efficienza;
produttività e flessibilità.
L'individuazione dei centri di responsabilità è fondamentale nell'estimo industriale, in genere, centro di costo, centri di ricavo e centri di profitto.
I costi si distinguono in riferimento alla loro natura:
costi industriali o di produzione;
costi commerciali;
costi preventivi;
costi consuntivi;
costi fissi;
costi variabili;
costi speciali e diretti;
costi comuni o indiretti gestionali.
La valutazione considera anche gli strumenti utilizzati per il controllo di gestione e quindi:
la contabilità generale;
l'analisi del bilancio;
la contabilità analitica;
il budget;
il reporting.
Vengono considerati tutti i beni sia essi materiali che immateriali.
Tra i beni materiali:
beni immobili;
impianti generici, macchinari specifici, attrezzature e altrre immobilizzazioni materiali;
mezzi di trasporto interno ed esterno;
pertinenze e scorte;
altri mezzi di produzione e impianti.
Tra i beni immateriali:
diritti di brevetto industriali;
diritti di utilizzazione delle opere di ingegno (ad esempio software)