FERMIAMO LE STRAGIPurtroppo la maggior parte dei sistemi di ritenuta, barriere o guard-rail installati non vengono mantenuti, migliorati e aggiornati e quindi non soddisfano il compendio normativo. I gestori delle strade non adempiono esaustivamente alla Direttiva 2008/96/CE modificata dalla Direttiva 2019/1936 e questa questione viene spesso sottovalutata. Per questo INAE sostiene ogni iniziativa giudiziaria e penale nei confronti dei gestori delle strade non adempienti qualora si verifichino sinistri di qualsiasi grado di magnitudo dove il FATTORE INFRASTRUTTURALE sia concausa dell'evento.
I GESTORI DELLE STRADE POSSONO CHIEDERE A INAE UN AUDIT DI SISTEMA E PRODOTTO QUALE STRUMENTO DI SUPPORTO AGLI UFFICI TECNICI PER LE VALUZIONI RICHIESTE DALLA DIRETTIVA 2008/96/CE
Si riporta un elenco del compendio normativo applicabile
* 4.3.1 In corrispondenza ai varchi non deve interrompersi la continuità dei dispositivi di ritenuta da realizzarsi anche di classe inferiore rispetto a quella corrente (DM 223 del 18/02/1992 e smi) in modo tale da essere facilmente rimossi.
INAE SUPPORTA GLI ENTI ALLA REDAZIONE DEI PIANI URBANI DELLA SICUREZZA STRADALE
(si possono erogano servizi di formazione di alto livello anche ai dirigenti tecnici di comuni e città metropolitane)
SENTENZA CASSAZIONE CIVILE SEZIONE III 05/05/2017 N. 10916 >>>
Il guard rail è obbligatorio sulle zone da proteggere anche alle strade costruite prima del 1992 L'art. 2 DM 223/92 impone un allegato progettuale.
Seguono dati tratti dal compendio normativo (grafiche fonte ANAS)
Dopo un impatto, le deformazioni del dispositivo di ritenuta NON DEVONO PRODURRE DANNI ALLE PERSONE.
Il fattore ambientale è sempre concausa degli incidenti stradali. L'esperienza maturata da INAE consente di poter affrontare nuovi tipi di indagine strumentali, finora mai esplorate nelle ricostruzioni ordinarie, che possono supportare azioni civili e penali, indagini difensive, con la possibilità di coinvolgere nella responsabilità dei sinistri stradali anche i concessionari delle reti stradali (qualora venissero comprovate delle inadempienze alle norme di riferimento) e ribaltare con dati scientifici eventuali profili di responsabilità a carico o a favore delle vittime.
Anche il fattore umano per errate progettazioni, installazioni, verifiche e manutenzione dei dispositivi di ritenuta(anche assenze) può essere causa di danni e vittime della strada diretti e indiretti.
INAE da anni conduce una battaglia in tema di sicurezza stradale e ritiene che ogni sinistro "reale" possa essere causato anche dal fattore ambientale (caratteristiche anomale del manto stradale, scarsa manutenzione anche delle ripe, segnaletica non adeguata, dispositivi di sicurezza quali new jersey, guard rail anomali, mal posizionati, con scarsa manutenzione ...) e, spesso, anche se rimane subdolo, il fattore umano (condotta, stato psicofisico, età, percezione del pericolo...) e fattore veicolo (efficienza, manutenzione, obsolenza tecnologica...) è solo secondario o addiritura inifluente.
Il sistema GRCT-INAE è stato ideato per valutare il livello di conformità alla legge, alle direttive di prodotto e regolamenti locali, nazionali e internazionali di un qualsiasi dispositivo di ritenuta quale ad esempio guardrail, barriera e pali.
Il sistema GRCT-INAE richiede la preventiva erogazione di un audit di prodottocon una vera e propria due diligence documentale e tecnica con indirizzo investigativo che potrebbe richiedere anche il coinvolgimento del fabbricante del dispositivo di ritenuta e dell'ente di omologa; spesso, INAE, chiede di effettuare un sopralluogo presso il luogo dove è stato progettato, installato, verificato e manutenuto o, nel caso, presso il sito teatro di un evento sinistroso.
Il sistema GRCT-INAE è un servizio fruibile per indipendenza anche ad esclusivo servizio di Procure, Tribunali , Studi Legale , Compagnie di Assicurazioni e famigliari delle vittime della strada.
Il sistema GRCT-INAE può richiedere, a seconda dei casi, anche una serie di Crash Test con ricostruzione grafica INAE-GRA per meglio coadiuvare l'audit di prodotto.
I criteri di progettazione, installazione, verifica e manutenzione dei dispositivi di ritenuta nelle costruzioni stradali sono normati da un quadro normativo articolato, complesso e severo.
Tutti i prodotti installati devono essere omologati e aver superato con esito positivo le prove d'urto descritte della UNI EN 1317 con rapporti di prova verificati in accordo con il DM 21/06/2004 e relativo allegato e smi .
I prodotti immessi nel mercato (in genere dopo il 31 dicembre 2010 / serve analisi stazione al'appaltante) devono essere marcati CE e con dichiarazione di conformità CE, in quanto prodotti da costruzione !?.
INAE consiglia nelle indagini tecnico scientifiche e crash test di escludere sempre:
l'assenza nella fase di progettazione e installazione di un vero processo di FMEA e FMECA indispensabile per evitare che nelle fasi di urto il dispositivo di ritenuta, invece di potreggere la vittima, diventi un corpo ostile e generi ulteriori danni e vittime della strada ovvero provochi gravi cesoiamenti con penetrazioni all'interno dell'abitacolo, colpi di ariete, proiezione di pezzi, effetti leva, ribaltamenti, colpi e urti dannosi ai centauri in scivolata (...)
l'assenza di una adeguata valutazione dei rischi sui pericoli ;
l'assenza di analisi dettagliate sul rispetto delle tabelle di progettazione previste dalla normativa;
l'installazione di dispositivi non adeguati e non a norma, con pezzi di altri prodotti o assemblati in discrepanza con le istruzioni del fabbricante;
la presenza di manutenzioni, verifiche e riparazioni dopo precedenti sinistri non adeguate, con pezzi vecchi non omologati e certificati;
la presenza di errati sistemi di fondazioni, ancoraggio, fissaggio e assenza di cavi ove previsti;
la presenza di errati posizionamenti delle terminazioni;
la presenza di livelli di contenimento non congruenti con le severità dell'urto ASI-THIV (PHD) ;
la presenza di deformazione del veicolo (VCDI) e deformazioni barriera anomale;
la presenza di errate interpretazione del quadro normativo;
altre anomalie.
INAE RICORDA CHE DAL PUNTO DI VISTA NORMATIVO LA NORMA UNI EN 1317-2 § 4.2 (crash test) STABISCE CHE
LA BARRIERA DI SICUREZZA incluso il parapetto DEVE CONTENERE E RINVIARE IL VEICOLO SENZA CHE GLI ELEMENTI LONGITUDINALI PRINCIPALI SI ROMPANO COMPLETAMENTE.
NESSUNA PARTE IMPORTANTE DEVE STACCARSI DEL TUTTO O PRESENTARE UN PERICOLO IMPROPRIO PER IL RESTANTE TRAFFICO , I PEDONI O IL PERSONALE (ED.2008)*
NESSUN ELEMENTO DELLA BARRIERA DEVE PENETRARE NELL'ABITACOLO DEL VEICOLO (ED. 2008)*
NON SONO CONSENTITE DEFORMAZIONI O INTRUSIONI NELL'ABITACOLO CHE POSSANO CAUSARE LESIONI GRAVI AI PASSEGGERI (ED.2011)
FONDAZIONI, ANCORAGGI E FISSAGGI DEVONO COMPORTARSI SECONDO PROGETTO....
* Vedasi nuovo testo (tutte le parti con massa > 2,0 Kg (è indispensabile chiedere il rapporto di prova del fabbricante)
Nota Bene:
Si raccomanda di prendere visione della normativa ufficiale e aggiornata, il testo riportato nella presente pagina non ha carattere ufficiale e non costituisce alcuna forma di consulenza peritale, per qualsiasi informazione o per affidamento incarichi contattateci.